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Giovanni Paolo II afferma: "La fede e la ragione sono le due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione della verità”. Cosa intende dire?
Fede e ragione sono complementari.
Fede e ragione sono espressione dello spirito umano.
Fede e ragione sono distinte e contrapposte.
Fede e ragione sono distanti dalle realtà concrete.
La scienza è necessaria alla fede?
Sì, perché la fede resti agganciata alla realtà.
Sì, perché fede e scienza si identificano.
No, perché la fede contrasta con la scienza.
No, perché l'esperienza religiosa è altro rispetto alla scienza.
La fede può essere di aiuto alla scienza?
Sì, perché la scienza non perda di vista la centralità dell’uomo e riconosca i suoi limiti.
Sì, perché la scienza ha bisogno della luce che viene dalla fede in Dio.
No, perché la scienza contrasta con la fede.
No, perché la scienza è autonoma e indipendente.
Oggi viviamo ancora in un contesto culturale di egemonia della scienza e della tecnica, considerati come unici strumenti “certi” di verità. Da dove viene il pregiudizio nei confronti della religione diffuso ancora oggi?
Dalla reazione all'egemonia secolare della chiesa.
Dalla capacità dell'uomo di spiegare ogni cosa.
Dall'aver dimostrato le contraddizioni della religione.
Dall'incapacità della fede di portare prove oggettive.
In quale periodo storico la Bibbia viene considerata come la vera fonte di conoscenza?
Dai primi secoli fino al Medioevo.
Mai
Nei primi cinque secoli.
Dal XIV al XVIII secolo.
A partire da quale secolo la scienza incomincia a emanciparsi dalla tutela della religione sino a entrare in netto contrasto con essa?
XIV secolo.
Mai
Nei primi cinque secoli.
Dal XIV al XVIII secolo.
In quale secolo lo scontro tra scienza e chiesa raggiunge il culmine con l’accusa alla religione di irrazionalità e di incompatibilità con la cultura.
XIX secolo.
XV secolo.
XII secolo.
VIII secolo.
Nel XX secolo incomincia il riavvicinamento tra scienza e chiesa. La scienza abbandona la pretesa di conoscere con certezza la verità, la chiesa riprende il dialogo con il mondo della scienza, riconoscendo il valore delle sue teorie. Quando ha avuto inizio questo riavvicinemento?
Con il Concilio Vaticano II (1962-1965) nella Gaudium et Spes.
Con il Syllabus di Pio IX (1864).
Con Il Concilio di Trento (1545-63) nella Scientia et Fides.
Con il Giubileo del Duemila nell'Incarnationis Mysterium.
Nella ricerca della verità sull’uomo, sul mondo e su Dio quali discipline servono?
Tutte.
Scienza.
Filosofia.
Teologia.
Arte, letteratura e musica.
Che cosa si intende quando si parla di analogicità del concetto di scienza?
Sia le scienze umane che le scienze esatte concorrono, ognuna nel proprio ambito, alla conoscenza della verità.
La scienza non può essere paragonata alle altre discipline, poiché ha un metodo più rigoroso e affidabile.
Le discipline umane, pur usando metodi rigorosi, sono distanti dalle acquisizioni di cui la scienza è capace.
C'è analogia tra il metodo di ricerca scientifico e quello delle scienze umane.
Quale conoscenza parte dall’osservazione dei fenomeni e dalla ricerca di connessioni, indaga le modalità del loro accadere, rispondendo alla domanda: “Come avvengono?”.
La conoscenza scientifica.
La conoscenza empirica.
La conoscenza sapienziale.
La conoscenza fantastica.
Quale conoscenza va alla ricerca del senso complessivo dei fatti, domandandosi: “Che senso hanno per la vita?”. Non dà definizioni, ma suggerisce indicazioni per comprendere meglio il cammino dell’uomo nella storia.
La conoscenza sapienziale.
La conoscenza empirica.
La conoscenza scientifica.
La conoscenza fantastica.
Che cosa hanno in comune conoscenza filosofica e religiosa?
Dare un significato a ciò che accade.
Nulla.
Cogliere il senso della rivelazione di Dio.
La difficoltà di dialogo con la scienza.
Quali discipline "non" hanno a che fare con la "conoscenza sapienziale"?
Scienza e tecnica.
Filosofia e Religione.
Arte e musica.
Letteratura.
In quale ambito è indispensabile il dialogo tra scienza e fede?
Ambito etico per individuare il vero bene dell'uomo.
Ambito politico per definire principi e norme da osservare nella vita pubblica.
Ambito filosofico per comprendere più a fondo il senso delle scoperte scientifiche.
Ambito economico per individuare i costi della ricerca e scegliere i settori dove investire maggiormente.
L'audace teoria evoluzionistica di Darwin, secondo cui tutte le specie viventi provengono da un unico ceppo attraverso un lento processo evolutivo, guidato dal caso e dalla selezione naturale, entra alla fine dell'Ottocento in contrasto con la fede nella creazione di Dio. La polemica è aspra e le rispettive posizioni si contrastano rigidamente. Qual è stato l'esito finale dello scontro?
Riconoscere che esistono diversi ambiti di conoscenza e che nessuno può pretendere di possedere tutta la verità.
Constatare l'irrigidimento sulle proprie posizioni. La Chiesa continua a credere nel Dio creatore, la scienza a contrapporre l'evoluzionismo.
Rivedere da parte della Chiesa il modo di intendere i testi biblici della creazione, adeguandosi al modello evoluzionistico.
Opporsi alle teorie darwiniane, contrapponendo altre teorie scientifiche, fondate sul creazionismo.
Quale nuova consapevolezza ha fatto maturare alla chiesa la teoria evoluzionistica?
I racconti della creazione sono simbolici, aiutano a capire l'uomo, la natura e la vita.
La questione dell'origine del mondo e dell'uomo riguarda solo le discipline scientifiche
L'incompatibilità tra le verità di fede e le scoperte scientifiche.
La pericolosità dell'approccio scientifico alle questioni di fede.
Quale nuova consapevolezza ha fatto maturare alla scienza il confronto con la fede nel Dio creatore?
Il caso e la selezione naturale non bastano da sole a spiegare l'evoluzione.
I limiti strutturali delle fedi religiose e la loro insostenibilità.
Le verità di fede superano le teorie scientifiche e meritano adeguata attenzione.
La superiorità della ragione e della scienza rispetto a ciò che proviene dalla fede.
Qual è la definizione più corretta di miracolo per un cristiano?
Un evento soprannaturale non spiegabile durante il quale le leggi naturali appaiono sospese.
Un evento straordinario nel suo apparire, ma legato a leggi naturali conosciute e nascoste.
Un evento straordinario inspiegabile, dovuto ad autosuggestione o allucinazione.
Un evento divino visibile che va contro le leggi della natura.
Dinanzi a un evento straordinario inspiegabile ci sono reazioni diverse: Miracolo divino, auto-guarigione o coincidenza di condizioni favorevoli. Qual è l'elemento decisivo comune che determina il proprio convincimento?
Fede
Ragione.
Cultura.
Famiglia.
Nella tradizione della chiesa qual è il significato principale dei miracoli?
Segni della presenza potente di Dio.
Fatti sensazionali per soddisfare la curiosità.
Eventi straordinari per convincere a credere.
Fenomeni grandiosi per ridimensionare la scienza.
La cultura greca, come le altre grandi civiltà, ha coscienza dell’universalità dell’esperienza del dolore e riconosce che il male c’è ed è parte costitutiva e ineliminabile del mondo. Cosa può fare l'uomo?
Renderlo strumento di equilibrio e saggezza.
Rassegnarsi e chiudersi in se stesso.
Negarlo e credere fermamente in se stesso.
Accoglierlo senza lamentarsi.
L’indifferenza degli dei di fronte al male cosa implica per un epicureo?
La responsabilità di vivere con saggezza.
La ribellione nei confronti degli dei.
La moltiplicazione degli atti di culto.
Lo sforzo per eliminare definitivamente il male.
Se Dio esiste ed è buono, perché c'è il male e la sofferenza nel mondo? I cristiani rispondono così...
Il male è soprattutto opera dell’uomo.
Il male è la giusta punizione dei peccatori.
Il male è la dimostrazione della debolezza di Dio.
Il male è lo strumento per dare un equilibrio stabile all'umanità.
Come è possibile imputare tutti i mali all’uomo, specialmente di fronte al grido disperato degli innocenti che soffrono e domandano angosciati: “Dio dove sei?”. Come rispondono i cristiani?
Dio consegna l'uomo al mistero, scommettendo sulla sua libertà.
Dio è “toccato” da quel che accade nel mondo; soffre in noi e con noi.
Il “silenzio di Dio” è il segno di indifferenza e lontananza dagli uomini.
La sofferenza è condizione necessaria per capire la grandezza e misericordia di Dio.