Tempo a disposizione per l'esecuzione del test: 15 MINUTI. Se la risposta è sbagliata, puoi riprovare; se è esatta al primo tentativo, acquisisci un punteggio più alto.
Che cosa significa "acquisire il potere delle proprie azioni"?
Assumersi le proprie responsabilità.
Eliminare tutti i condizionamenti.
Fare quello che si vuole.
Imporsi agli altri con determinazione.
Da dove viene principalmente l'inquietudine dell'uomo contemporaneo?
Mancanza di valori di riferimento certi.
Perdita della fede.
Sfaldamento delle famiglie.
Confusione creata dalla globalizzazione.
All'inquietudine e al male di vivere Kierkegaard risponde con il "paradosso della fede", unica risposta risolutiva. Perché?
Solo un Dio onnipotente può riscattare l'individuo dai suoi limiti.
Solo la fiducia in se stessi può liberare l'uomo dal non senso.
Solo l'incontro fiducioso con gli altri elimina l'egoismo e le debolezze umane.
Solo credendo nel "nulla" l'uomo trova serenità.
Nella poesia "Spesso il male di vivere ho incontrato" Montale suggerisce tre forme per raggiungere la "divina indifferenza" e allontanare o cancellare la coscienza del dolore. Quale immagine non è utilizzata?
Lasciar scorrere gli eventi senza opposizione come un "fiume".
Saper rimanere imperturbabili di fronte ai sentimenti di gioia e di dolore come una "statua".
Sentirsi volatili e dissolversi come una "nuvola".
Saper fuggire e volare lontano come un "falco".
Perché la vita è bella?
Dono ricevuto gratuitamente.
Esistenza immune da insidie.
Offerta di sorprese appaganti.
Certezza di felicità.
La filosofia oraziana del “carpe diem” (cogli l’attimo) si fonda sulla consapevolezza che l’uomo può intervenire solo sul presente, poiché il futuro non può essere né conosciuto, né determinato. Che cosa significa?
Vivere intensamente ogni momento.
Divertirsi senza limitazioni.
Godere i piaceri della vita.
Sfruttare le occasioni favorevoli.
Il poeta Tagore attraverso evocazioni e affascinanti armonie, eco di situazioni profonde dell’anima, invita con la poesia "Ogni Alba" ad andare oltre il "qui e ora" del quotidiano, dando un senso alla vita e alimentandola con ...
Speranza.
Sogni.
Riflessione.
Ricordo.
La vita non può essere pensata solo come un problema da risolvere, ma soprattutto come un mistero da svelare e da vivere. Oggi gli impegni quotidiani più concreti e urgenti rendono marginale e trascurabile questa ricerca. Quale sintomo è meno frequente?
L'isolarsi nell'intimismo spirituale e confidare in Dio.
Lo smarrimento e l’inquietudine di scoperte scientifiche usate senza scrupolo.
Le “fughe” da una vita insopportabile (nevrosi collettive, suicidi, dipendenze…).
La ricerca di nuovi riti di massa (stadio), di miti o idoli cui identificarsi ed esaltarsi per sentirsi bene,
Il mistero della vita ci porta a misurarci con tre elementi fondamentali, condizione per coglierne pienamente il senso. Quali sono?
La natura, la storia e la cultura.
Il consumismo, l'efficienza e la scienza.
Il piacere, il possesso e il potere.
Globalizzazione, crisi economica, violenza.
Il problema della finitezza dell’uomo, il senso del nascere e del morire obbligano l'uomo a fare i conti con la ...
Natura umana.
Storia umana.
Cultura.
Religione.
Il problema della drammaticità della vita, della diffusione del male e del moltiplicarsi della sofferenza e delle ingiustizie obbligano l'uomo a interrogarsi sul significato della...
Storia umana.
Natura umana.
Cultura.
Religione.
L'uomo moderno ha quasi tutto, eppure spesso è insoddisfatto. Ciò lo induce a interrogarsi sul significato della...
Cultura.
Storia umana.
Natura umana.
Religione.
Per un non credente "la morte è la fine di tutto". Tuttavia anche lui sa darle un senso. Quale tra i significati proposti è meno convincente?
Perdersi serenamente nel nulla.
Poter rivivere nella memoria dei posteri.
Lasciare un segno personale nella storia.
Stimolare a vivere con intensità.
I grandi pensatori del passato hanno cercato di spiegare il male nel mondo, accusando l'uomo (è lupo per l'uomo) o confidando sull'uso sapiente della ragione (è dio per l'uomo) o mediando (lupo e dio per l'uomo). Quale conclusione ne viene?
Il male è incomprensibile.
Il male è opera dell'uomo.
Il male è il contrappeso del bene.
Il male nasce dall'istinto.
La religione cattolica insegna che il male si è diffuso nel mondo a causa dell'orgoglio dell'uomo che ha preteso di fare a meno Dio. Qual è il nome di questo “disordine, infezione, germe di follia”?
Peccato originale.
Senso di colpa.
Follia sociale.
Peccato individuale.
“Ho tutto, mi manca l’essenziale!”. Lo sfogo dei “figli dell’effimero” rivela un’insoddisfazione ricorrente, transitoria e inconsistente propria della cultura dei ...
3P (piacere-possesso-potere).
2G (giovinezza-gioia).
2D (dovere-dolore).
3F (fede-fiducia-fedeltà).
L’alienazione da opulenza introduce la cupidigia dell'avere, ma erode l'intimità dell'essere. Lo spirito viene narcotizzato negli abissi dell’indifferenza. Giovanni Paolo II proponeva ai giovani come antidoto: "Non abbiate paura della vostra giovinezza e di quei profondi desideri che provate di felicità, di verità, di bellezza e di durevole amore!". Da dove nasce la paura secondo lui?
Dovunque Dio muore nella coscienza della persona umana.
Nelle situazioni di insofferenza e insoddisfazione personale e sociale.
Dalla limitatezza dell'uomo e dal desiderio di egemonia personale.
Dalla globalizzazione che ha generato incertezza e ingiustizia.
I "profondi desideri" dei giovani, se elaborati consapevolmente, in che cosa si trasformano?
Progetto di vita.
Sogni a occhi aperti.
Preoccupazione costante.
Previsione del futuro.
Quale scelta non fa parte di un progetto di sé serio?
Scelta di vivere alla giornata.
Scelta professionale.
Scelta affettiva.
Scelta socio-politica.
Scelta valoriale-religiosa.
Che cosa ti rammenta Qoelet?
Un libro della Bibbia.
Un poema babilonese.
Un discepolo di Mosè.
Un uomo saggio egiziano.
Di che cosa parla Qoelet?
Riflessioni inquietanti che riguardano il vivere quotidiano.
Racconto edificante per insegnare agli uomini a comportarsi bene.
Insieme di norme morali che riguardano la vita sociale e religiosa.
Racconto mitico per spiegare l'origine del mondo e dell'uomo.
Per Qoelet la condizione per vivere bene la vita è di acquisire ...
Saggezza.
Fede.
Prudenza.
Generosità.
La sintesi della riflessione di Qoelet può essere riassunta nella frase: “Vanità delle vanità, tutto è vanità” (1,2). Che cosa vuol dire?
La vita è tutto e niente, è un mistero incomprensibile.
L'uomo vanitoso offende la sua vita e la rende banale.
La vita vissuta superficalmente porta solo sofferenza e insoddisfazione.
Il mettersi in mostra illude e fa perdere il senso della vita.
Secondo Qoelet come si trova il senso della vita?
Nel riconoscere i propri limiti, fidandosi di Dio.
Nel convincersi della propria autosufficienza, dono di Dio.
Nell'impegno quotidiano con obiettivi concreti.
Fidandosi di se stessi e della somiglianza con Dio.
Qoelet denuncia i rischi e i limiti della ricchezza? Perché?
Porta ansia e mai totale certezza.
Vivere in povertà dona felicità.
Fa smarrire la strada che conduce a Dio.
I beni materiali sono una rovina per gli uomini.
Per Qoelet la vita è bella anche se ci sono giorni oscuri. Ricorda pure che un giorno bisognerà rendere conto a Dio. Quale suggerimento dà ai giovani?
Godere la vita.
Vivere in semplicità.
Fare il proprio dovere.
Sottomettersi con umiltà.
Qoelet esamina i rapporti che intercorrono tra gli uomini e constata con rammarico quanto sia difficile costruire una vera convivenza umana, minata continuamente da soprusi, violenze, oppressioni, ingiustizie e morte. Da dove può venire qualche vantaggio?
Solidarietà.
Perdono.
Riconoscenza.
Umiltà.
Qual è il senso della morte per Qoelet?
Capire la vita e interpretarla realisticamente.
Rendersi conto che ogni sforzo sulla terra è illusorio.
Proiezione nel fallimento e sprofondamento nel nulla.
Passare da una vita materiale a una vita spirituale.
Cosa intende Qoelet quando invita insistentemente a "godere la vita"?
Vivere intensamente.
Divertirsi con spensieratezza.
Non pensare al futuro e ai dispiaceri.
Contemplare la bellezza del proprio esistere.
Qoelet non offre risposte esaurienti alla domanda sul senso della vita, poiché il progetto di Dio è impenetrabile. Che cosa permette di accettare e liberarsi dalle evidenti e dolorose catene delle contraddizioni umane?