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Prendere posto sulla barca denominata “Religione cattolica” è stato possibile per tutti. Molti hanno detto di sì, altri hanno preferito scegliere diversamente. Nella scuola secondaria di secondo grado chi ha il diritto di scelta?
I ragazzi.
I maggiorenni.
I genitori.
Il caso.
La "religione cattolica" offre diverse opportunità. Quale non è prevista a scuola?
Promuovere la fede in Dio.
Arricchire culturalmente e socialmente.
Contribuire all'esercizio della libertà.
Aiutare a orientarsi nella vita.
Perché la religione cattolica a scuola aiuta lo studente a essere un po' più libero?
L'IRC allarga l'orizzonte delle scelte possibili.
L'IRC rende indipendenti dai genitori.
L'IRC indica quello che si deve fare.
L'IRC indirizza sempre al meglio.
Perché la scelta di avvalersi dell'ora di religione ha a che fare con la cultura?
L'IRC concorre alla crescita umana e culturale dello studente.
L'IRC rende le persone più buone e docili alla chiesa.
L'IRC aumenta la fede di un individuo.
L'IRC orienta la cultura alle esigenze dei cristiani.
Cos'è la libertà di coscienza?
È il diritto di coltivare convinzioni interiori e tradurle in comportamenti coerenti, senza impedimenti esterni.
È la possibilità di fare quello che si vuole, senza obblighi e condizionamenti.
È il diritto di parlare liberamente anche con coloro che la pensano diversamente da me.
È la possibilità di imporsi agli altri quando sbagliano.
Perché si fa religione "cattolica" a scuola?
Il Cristianesimo ha segnato la storia occidentale e la cultura religiosa è un valore per gli uomini.
Il Cristianesimo con la fede in Dio insegna a comportarsi da buoni cittadini.
Gli studenti che non frequentano più il catechismo possano avere qualche momento di riflessione religiosa.
La chiesa ha bisogno della scuola per mantenere il collegamento con i giovani.
Acquisire il "senso del quotidiano" che cosa significa?
Dare significato a tutto quello che si fa.
Vivere senza alcuna preoccupazione.
Sapersi organizzare nel lavoro scolastico.
Pensare al proprio futuro.
Quali di queste domande "non" riguardano il senso "ultimo" e "completo" della vita?
"Che cosa farò da grande" (riguarda il futuro professionale)?
“Da dove veniamo” (riguarda l'origine del mondo)?
"Chi siamo" (riguarda l'esistenza umana)?
"Dove andiamo" (riguarda la sofferenza, la morte e l'aldilà)?
Perché farsi tante domande sul senso alla vita?
Per vivere in modo pieno, consapevole e soddisfacente.
Per dominare un istinto irrequieto.
Per rendere la vita più facile e senza problemi.
Per alimentare positivamente le proprie fantasie.
Qual è il compito delle diverse discipline umane e scientifiche?
Far conoscere dal proprio punto di osservazione frammenti di realtà.
Confrontarsi tra loro e far emergere l'inutilità di qualsiasi ricerca.
Competere con le altre e dimostrare la propria e unica la verità.
Quelle umane per fantasticare liberamente, quelle scientifiche per conoscere la realtà.
Le religioni in generale come risolvono il senso ultimo della vita?
Confidando in Dio e nell'uomo.
Facendo affidamento solo sulle forze umane.
Lasciando fare tutto a Dio.
Creando collaborazione tra gli uomini.
La religione e la scienza sono in contrapposizione?
No, perché si occupano di aspetti diversi della realtà.
Sì, perché le verità scientifiche hanno smentito quelle religiose.
Sì, perché la religione non può accogliere le asserzioni dalla scienza.
No, perché la religione si fonda sulla scienza.
Quali discipline "non" hanno a che fare con la "conoscenza sapienziale"?
Scienza e tecnica.
Arte e musica.
Filosofia e poesia.
Religione.
Quale contributo offre la "conoscenza sapienziale"?
Fa comprendere l'esperienza affettiva e spirituale.
Aiuta a risolvere i problemi pratici quotidiani.
Spiega i fenomeni naturali.
Crea le condizioni per dominare la realtà attraverso la tecnica.
Quando nella vita si corre il rischio del “non senso”?
Vivendo un modo banale e rassegnato.
Affidandosi a Dio.
Impegnandosi per gli altri.
Confidando nei propri mezzi mentali e spirituali.
L'opzione fondamentale consiste nell'individuare un "valore" da cui far dipendere tutti gli altri. Per un credente è Dio. Per chi non crede?
Un proprio valore.
Nessuno.
Tutti i valori umani.
Il denaro.
Quando una persona pone il Dio cristiano come fondamento della vita, quale novità appare?
La felicità completa è possibile perché Gesù ha vinto la morte.
L'aiuto di Dio permetterà all'uomo scientifico di sconfiggere la morte.
L'uomo può vivere in pace senza preoccuparsi delle cose.
Il male è eliminato dal mondo.
Alla domanda di senso l’uomo può dare una "risposta debole". Che significa?
L’uomo si preoccupa solo del presente.
L’uomo, non sapendo trovare risposte, accantona il problema.
L’uomo individua esclusivamente in se stesso la fonte della sua felicità.
L’uomo riconosce che la felicità completa non può che essere dono di Dio.
Nella ricerca di senso c'è pure una "risposta mancata". Che significa?
L’uomo, non sapendo trovare risposte, accantona il problema.
L’uomo si preoccupa solo del presente.
L’uomo individua esclusivamente in se stesso la fonte della sua felicità.
L’uomo riconosce che la felicità completa non può che essere dono di Dio.
Nella ricerca di senso c'è pure una "risposta immanente". Che significa?
L’uomo individua esclusivamente in se stesso la fonte della sua felicità.
L’uomo si preoccupa solo del presente.
L’uomo, non sapendo trovare risposte, accantona il problema.
L’uomo riconosce che la felicità completa non può che essere dono di Dio.
Quando una persona pone se stessa e le sue capacità come unico fondamento della vita, quale problema resta irrisolto?
Il problema del dolore e della morte.
Il problema del progresso scientifico-tecnologico
Il problema delle relazioni umane.
Il problema dello sviluppo sostenibile.
Nella ricerca di senso c'è pure una "risposta trascendente". Che significa?
L’uomo riconosce che la felicità completa non può che essere dono di Dio.
L’uomo si preoccupa solo del presente.
L’uomo, non sapendo trovare risposte, accantona il problema.
L’uomo individua esclusivamente in se stesso la fonte della sua felicità.
Chi è Gesù per i cristiani?
Una persona da incontrare.
Un'idea da accogliere.
Un messaggio da vivere.
Un concetto da credere.
Quale affermazione non è propriamente collegabile al Cristianesimo?
Religione del Libro
Parola fatta carne.
Incontro con Gesù.
Chiesa-comunità.
Cos'è un mito?
Un racconto allegorico o poetico per offrire insegnamenti per la vita.
Un racconto che altera le verità storiche e non considera i dati scientifici.
Un personaggio importante, che la persona ammira e considera un idolo.
Un racconto inventato senza alcun valore per l'uomo.
La poesia "Vita" come risponde agli interrogativi della vita?
O mia vita, poesia del Creatore, spetta a me l'unica recitazione; strofa dopo strofa, riga dopo riga, fino all'ultima parola di cui, ahimè, è fine. L'eco di quel sussurro palpitante e fiducioso è sospinto nel vento da un soffio leggero. Nel profumo di brezza che inebria e dà vita si svela la promessa ed è risurrezione. (Anonimo)
Dio è il creatore del mondo e noi siamo sue creature. La morte è sofferenza e sconfitta, ma non è la fine di tutto, anzi è il passaggio alla vita eterna.
Dio è il creatore, ma lascia l'angoscia nel cuore ("ahimè, è fine) e l'uomo non può solo sperare.
Quest'unica recitazione ci dice che siamo sottomessi a Dio, privati della nostra libertà ed è solo così che la morte può trasformarsi in risurrezione.
La vita è fatta di tappe prestabilite e non c'è per l'uomo alcuna possibilità che quella di seguire il suo destino.
I racconti della creazione (Genesi) come devono essere interpretati?
Rivelano in forma simbolica le verità sull'uomo e sulla vita.
Sono racconti fantastici che la scienza ha smentito.
Sono la risposta scientifica della religione ebraico-cristiana.
Sono espressione dei sogni degli antichi.
Riguardo al problema delle origini, quali risposte ha dato la filosofia?
La filosofia, fin dagli inizi, va alla ricerca del principio che ha generato le cose e individua soluzioni diverse.
La filosofia non si è mai occupata del problema delle origini.
La filosofia ha scoperto che tutto ha origine da quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria.
La filosofia ha dimostrato con il ragionamento che la realtà ha avuto origine da un Assoluto.
La cultura religiosa è:
L'insieme di tradizioni, credenze, ideali, valori e norme morali.
Il coltivare con cura l'adesione alla religione da parte di una persona.
Andare in chiesa di frequente e vivere la fede con impegno.
L'insieme dei sentimenti umani.
Perché la cultura religiosa è un valore per l'uomo?
Aiuta la persona a crescere e a cercare un senso completo alla vita.
È il lasciapassare automatico verso l'eternità.
Risolve i problemi materiali dell'uomo indicando come fare.
Impedisce alla scienza di commettere errori che danneggino l'umanità.
Perché anche i non credenti possono partecipare all'ora di religione cattolica?
Acquisire una cultura religiosa non significa doverla seguire e crederci.
La vita di fede è un'opportunità che la scuola offre a tutti.
Non mettere a disagio chi non crede è un'attenzione educativa importante.
La cultura religiosa si occupa principalmente dei problemi dei giovani.
Perché l'ora di religione a differenza delle altre materie che sono obbligatorie viene liberamente scelta?
Coinvolge in profondità le convinzioni di una persona.
Non è importante come le altre materie.
Non c'è certezza sulla sua validità culturale.
È proposta solo a coloro che credono.
La religione cristiana è unica e originale per una sua caratteristica fondamentale. Quale?