L’uomo biblico non si rassegna di fronte ai guai della vita. Se c’è un colpevole lo vuole sapere ed è pronto a condannarlo apertamente. Sa di mettere a rischio la sua fede, ma non si sottrae; vuole conoscere la verità. Il problema del male infatti è strettamente connesso al problema di Dio.
Nella Bibbia c’è un personaggio molto arrabbiato, perché afflitto da molteplici mali. Di lui si parla nel libro che porta il suo nome. Chi è?

Quando ha trovato la stesura definitiva questo libro biblico?

Qual è il genere letterario di questo libro biblico?

All’inizio del racconto è descritta la personalità di Giobbe. Sul piano morale e religioso è un uomo …

Dopo aver presentato Giobbe, l’attenzione passa dalla terra al cielo. Dio e un angelo discutono sulle virtù di Giobbe (simbolo dell'umanità buona). Chi è l’angelo?

L'angelo riconosce che essere santi non è facile, esige dedizione, impegno e fatica, ma ne vale la pena. Egli infatti solleva un sospetto. Il temere Dio e l’agire buono di Giobbe è motivato da …

Se è vero che Giobbe teme/ama Dio perché gli è utile, ne viene che il colpevole è …

Legandosi al suo popolo con il patto d’Alleanza, Dio ha costretto l’uomo a credere in Lui e ad agire non con bontà ma per interesse: «Se tu obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio ti raggiungeranno tutte queste benedizioni. Ma se non obbedirai ti colpiranno tutte queste maledizioni» (Dt 28,1-2.15). La fede di Giobbe non può essere sincera. All’insinuazione di Satana, Dio acconsente di mettere alla prova Giobbe, sicuro della sua sincerità. Il Tentatore elimina tutti i motivi che rendono la vita piacevole e la santità conveniente. Giobbe ...

Di fronte a queste prove Giobbe risponde con il comune gesto del lutto: si straccia le vesti e e si rade il capo; poi si rivolge a Dio con parole di …

La preghiera di Giobbe è una riflessione sui momenti decisivi della vita: l’inizio e la fine. Essi rammentano una grande verità sull’uomo. Giobbe la esprime con un termine evocativo …

Se l’uomo nasce e muore nudo vuol dire che tutto ciò che ha raggiunto nella vita non gli appartiene in modo stabile, ma gli è dato o affidato da altri. Può esserci per un po’ e il momento successivo venire a mancare. “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore! In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto”.
Dopo aver perso tutti i beni e gli affetti familiari Giobbe è chiamato ad affrontare un’altra prova crudele. Quale?

La moglie di Giobbe vedendo il marito coperto di piaghe e ridotto a larva umana, lo invita a …

La reazione della moglie è il grido dell’amore e del dolore, ma anche della ragione. Ha senso vivere in questo modo? Ha senso credere in un Dio che ricambia con il dolore la virtù e la fedeltà? Giobbe reagisce alla provocazione della moglie dicendole …

Tre saggi amici vengono da lontano per fare visita a Giobbee per sette giorni e sette notti gli amici stanno accanto muti. Il silenzio è la condizione per penetrare il mistero di Dio e dell’uomo. In questo tempo prolungato affiorano in Giobbe pensieri soffocati e parole non ancora espresse di ...

Il tempo non guarisce ma acuisce il dolore. Dopo un’iniziale accettazione esplode in Giobbe la rabbia interiore. Il tempo del silenzio è interrotto da parole di angoscia e disperazione.
La rivolta contro Dio incomincia invocando ...

Giobbe non mette in discussione l’esistenza di Dio, ma il suo modo di agire. Dio pertanto deve essere processato.
I saggi amici, venuti per consolare Giobbe, ora indagano sull’integrità del suo agire. Sono guidati da un principio ben consolidato nella tradizione religiosa: la sofferenza è sempre …

Giobbe soffre e dunque è colpevole. L’uomo deve riconoscere le sue colpe, pentirsi, ritornare a Dio e otterrà di nuovo la sua benedizione. Occorre fiducia.
Giobbe reagisce stizzito ed esorta gli amici a non minimizzare la sofferenza degli altri; rivendica la legittimità della sua protesta la sua innocenza, lamentandosi con Dio per il suo/a …

Ormai completamente svuotato, Giobbe rasenta l’insolenza e persino la bestemmia apostrofando Dio come ...

Giobbe sa di avere “avvocati difensori” presso Dio, perché nessun frammento di dolore può andare perduto davanti a Lui. Chi sono?

Per gli amici ora è doppiamente colpevole; è un ostinato peccatore che insulta Dio. Giobbe reagisce indignato, ribadisce la sua innocenza, invocando un:

Per i drammi della vita non esistono risposte soddisfacenti. Processare e incolpare Dio non serve. Giobbe lo ha capito: bisogna accogliere il “mistero di Dio” e mantenere la relazione con lui. Se Dio è veramente Dio, non c’è nulla da temere. Questo cambiamento di prospettiva matura in un processo interno di riflessione che ridà voce a Dio attraverso una metafora:

Dio risponde sempre, ma riserva a sé i modi e i tempi della risposta. Riconosce Giobbe innocente, ma non dà le spiegazioni richieste, anzi, preferisce parlare d’altro.
Infatti incalza Giobbe con domande riguardanti …

Nel lungo dialogo con gli amici Giobbe ha compiuto un percorso di purificazione, preludio all’incontro con Dio. Ora incomincia a capire; guarda le cose dal punto di vista di Dio e si rende conto che Dio può tutto perché ha creato il mondo e guida la storia. L’uomo è solo uomo. Se Dio è veramente Dio perché dubitare? L’unica risposta nei confronti di Dio è …

Dal momento in cui Giobbe non ha più cercato il colpevole, ha scoperto la vicinanza di Dio e risorse inattese di umanità. Dio scommette su di lui ritenendolo capace di…

L’uomo credente, rappacificato con Dio, accetta il mistero. La misura di Dio sovrasta la statura dell’uomo. Si apre vasto e sollecitante lo spazio allo stupore e all’ammirazione perché Dio è...

La vita per Giobbe riprende senso quando si rende conto chi Dio è …

Quando l’uomo impara a guardare la realtà non solo in modo soggettivo e particolare (il proprio dramma), ma oggettivo e complessivo (la bellezza del mondo nonostante il principio paradossale di morte-vita, gioia-dolore che lo governa), si inoltra nel mistero di Dio, recupera la fiducia e ritrova la pace con il riultato di vedere tutto ...

Solo fidandosi di Dio l’uomo può incontrarlo e trovare la pace interiore espressa con l'immagine...

La domanda iniziale era: esiste una fede disinteressata? La risposta finale è sorprendente: non solo è possibile per l’uomo una fede disinteressata, ma anche un amore gratuito, espressione di un cammino spirituale efficace. Al dolore non c’è spiegazione, ma da esso può nascere una nuova umanità che troverà espressione piena in ...

L’incomprensibilità umana del dolore è strettamente legata all’incomprensibilità del “mistero di Dio”. Nell'esperienza di Giobbe è riflesso il dramma di ogni uomo.
Quale unica via sensata resta percorribile secondo Giobbe?