La Bibbia racconta la “storia” del popolo ebreo; una storia come tante altre, ma nel suo genere è unica e straordinaria perché il protagonista principale è ...

Dove si è svolta questa storia?

La percezione del manifestarsi di Dio incomincia come per tanti popoli attraverso …

Ogni anno si recavano in pellegrinaggio ai santuari per ringraziare Dio che si rivelava attraverso i doni della natura. La prima festa era in primavera e si chiamava …

La gente ricordava il passaggio dall'inverno alla primavera e celebrava il miracolo del rinascere della vita nella natura. I contadini raccoglievano i primi covoni d’orzo e celebravano la festa del Pane nuovo. Era pane “azzimo”, senza lievito ottenuto dalla farina del raccolto precedente. I nomadi mangiavano un agnello e segnavano con il suo sangue i paletti delle tende per allontanare gli spiriti cattivi. Con le greggi si abbandonavano le regioni secche verso le valli che ormai cominciavano a verdeggiare. La seconda festa era all’inizio dell’estate e si chiamava …

La gente celebrava e ricordava il miracolo della maturazione dei primi frutti dei campi e i primi nati del gregge e li offriva in dono al proprio Dio.
La terza festa era in autunno e si chiamava …

La gente ricordava e celebrava i doni dei frutti del raccolto autunnale, la vendemmia e faceva offerte a Dio. Venivano costruite capanne con i tralci e i pampini della vite; da qui il nome di "festa delle capanne". Quando comincia approssimativamente la storia biblica?

E' l'epoca storica degli Aramei, gruppi nomadi semitici che vivevano in Mesopotamia. Il capostipite del popolo ebreo era chiamato: “Arameo errante“ (Dt 26,5). Quale libro della Bibbia narra le vicende di questo personaggio?

Dove incomincia la vicenda storica del Capostipite ebreo?

L’intera famiglia si incammina per stabilirsi a…

Chi è il Capostipite ebreo?

Chi è questo Dio unico che prende l’iniziativa?

Non è un astro, né una forza della natura, né un animale; è un essere totalmente diverso che ha preso l’iniziativa e ha comunicato con Abram in modo personale. Per questa originalità sarà chiamato da Abram “EL” e sarà successivamente ricordato come “DIO DEI PADRI”.
Questo Dio lo invita a lasciare la città e gli fa delle promesse, invitandolo a compiere un cammino interiore di rinnovamento, dicendogli: “Lech lechà”, che significa...

Qual è la prima promessa che El fa ad Abram?

Qual è la seconda promessa che El fa ad Abram?

Qual è la terza promessa che El fa ad Abram?

A Carran El parlò ad Abram: "Ti darò un terra, una discendenza numerosa e una benedizione come segno d’alleanza. Giunto a Betel riceve da El la riconferma di quale promessa?

Betel diventerà uno dei santuari più importanti. Cosa vi costruisce Abramo?

El appare ad Abram e stabilisce con lui un patto, rinnovando la promessa della discendenza numerosa. Qual è il segno dell'alleanza?

La fede di Abramo è messa alla prova su un’altura che segnerà la storia d’Israele. Quale?

Questa altura è pure conosciuta come Sion (2 Cr. 3,1), il luogo in cui sorgerà il tempio di Gerusalemme. Che cosa avviene qui?

Chi è il figlio?

Il figlio della promessa aveva come madre ...

Egli ebbe due figli, Esaù e Giacobbe. Esaù era il primogenito, ma barattò la primogenitura con Giacobbe in cambio di …

Esaù perse anche la benedizione di Isacco. Giacobbe infatti, indossati gli abiti del fratello, ingannò il padre quasi cieco preparandogli un bel piatto con...

Giacobbe ebbe un sogno-visione. Tutta la notte lottò con un misterioso avversario che lo colpì a una gamba, portandone il segno per tutta la vita. Fu poi congedato con un monito: d’ora in avanti ti chiamerai…

Giacobbe è “l’uomo che combatte con Dio”. Per questo motivo i suoi discendenti si chiamano popolo d'Israele. Come vengono chiamati i tre grandi progenitori: Abramo, Isacco e Giacobbe?

Giacobbe ebbe numerosi figli. Quanti?

Da questi figli nacquero le tribù d'Israele. Uno di questi segnò fortemente la storia biblica, tanto che la sua vicenda occupa tutta la parte finale della Genesi. Chi è?

L’esperienza di Abramo matura nel contesto politeista d’origine e si concentra su un Dio “diverso”, El, l’unico in grado di cambiargli la vita. El non è più relegato in un luogo di culto, ma è presenza nel cuore di ciascuno. È una presenza benevola che odia il male e apprezza il bene; non è isolato nella sua solitudine divina, ma cerca il dialogo con l’uomo, fa il primo passo e si fa suo ...