I racconti dell'origine occupano la prima parte di un libro biblico | | |
Questi racconti contengono insegnamenti veri per l'uomo religioso, anche se non si riferiscono a fatti realmente accaduti. Infatti sono scritti con un linguaggio particolare. | | |
Questi racconti aiutano a dare risposte soddisfacenti ad alcuni interrogativi dell'uomo religioso. | | |
Per il racconto più antico (Gn 2) all’inizio c’era solo “terra” deserta. Qualcuno “fa” scorrere l’acqua e la rende “oasi” abitabile. Per il secondo racconto (Gn 1) all’inizio c’era solo tenebre e acqua. Qualcuno “disse e … fu”.
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L’uomo è tratto dal fango. | | |
La donna è tratta dalla “costola” di lui. | | |
L’uomo riceve “l’alito della vita”, diventa “essere vivente” (Gn 2). Dio li creò a sua “immagine” Gn 1). | | |
Dio mise l’uomo nel “giardino dell’Eden” per coltivare la terra e custodirla (Gn 2). “Riempite la terra e soggiogatela” (Gn 1). | | |
L’uomo “non può mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male”. | | |
L’uomo e la donna diventeranno “un’unica carne”. Erano “nudi” e non provavano vergogna (Gn 2). “Siate fecondi e moltiplicatevi” (Gn 1). | | |
Adamo ed Eva non sono personaggi storici, ma rappresentano molto di più. | | |
Il racconto poetico (Gn 1) è costituito da dieci strofe e sette ritornelli che ripetono la qualità principale di Dio. | | |
Dio crea in “sei giorni” per far capire all'uomo qualcosa di importante. | | |
Dio riposa il “settimo giorno” per legittimare qualcosa di indispensabile. | | |
Perché l’autore “Jahvista” (Gn 2) immagina la creazione come un “rifiorire del deserto”? Il testo nasce in una terra arida e in parte deserta, che può diventare oasi-giardino. | | |
Perché l’autore “sacerdotale” immagina la creazione come un “emergere della terra dall’acqua” (Gn 1)? Il testo è scritto durante l’esilio babilonese, terra resa fertile dalle frequenti alluvioni. | | |