ࡱ > ? A > } bjbj55 4 _ _ X 0 $ : : : : $ * 2 : : : : : `io y ( 0 X \ \ \ $ h T c @ X \ : I DOCUMENTI DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II La costituzione Dei Verbum ricolloc al centro della vita della Chiesa e dei singoli cristiani la Bibbia, che dall'epoca del Concilio di Trento, a causa della Riforma Protestante, era stata vincolata al testo latino e dunque di fatto riservata al clero, in forma comunque limitata. Incoraggi quindi la ricerca scientifica sui testi originali, le traduzioni in lingue vive, anche secondo il parlato corrente, e la pratica della Lectio Divina. EMBED PowerPoint.Slide.8 La costituzione Sacrosanctum Concilium, pur se riguardante solo la materia liturgica, ebbe un'amplissima eco, visto il principio fondante della partecipazione dei fedeli e il conseguente riconoscimento delle lingue volgari (parlate dal popolo) come adatte per la celebrazione dei Sacramenti, primo fra tutti la Messa, e per la Liturgia delle Ore. Il latino rimaneva la lingua ufficiale della Chiesa e di tutte le sue liturgie, ma alcune parti della liturgia eucaristica (letture e acclamazioni) si sarebbero potute pronunciare nelle lingue nazionali. Tra tutti i documenti conciliari, il pi innovativo fu certamente la costituzione Lumen Gentium. Questo documento ripens la struttura gerarchica della Chiesa e valorizz il ruolo dei laici. Si ribad la struttura tripartita della Chiesa, che ricalcava tre caratteristiche cristologiche: il sacerdozio, la profezia, la regalit. Il sacerdozio fu visto proprio dei presbiteri, la profezia dei religiosi, la regalit dei laici. Ci nonostante ogni componente della Chiesa doveva vivere, in quanto battezzato, tutte e tre le dimensioni cristologiche. Si parl, infatti, di sacerdozio universale della Chiesa. Visto il venir meno del potere temporale della Chiesa, si riconobbe una preminenza del laicato cattolico nel vivere la dimensione regale, cio il rapporto con il mondo. I laici erano, cos, visti come i cristiani che assumevano una specifica funzione, ricondurre il mondo a Cristo, testimoniare la propria fede nelle realt temporali, e non pi solo come il popolo di Dio guidato dai pastori. Importante in questo campo fu il decreto Apostolicam Actuositatem, riguardante l'apostolato dei laici. In particolare, il Concilio riconobbe il ruolo esercitato negli 80 anni precedenti dall'Azione cattolica, o associazioni similari, nella formazione dei laici cattolici, al di fuori dei tradizionali strumenti ecclesiali. Il decreto Unitatis Redintegratio e la dichiarazione Nostra Aetate riconobbero la presenza di semi di verit anche nelle altre Chiese cristiane e nelle altre confessioni religiose, rispettivamente. Si ribad che Cristo era la Verit e l'unica Via per giungere al Padre, secondo la Tradizione, ma per la prima volta si riconobbe il ruolo delle altre realt religiose nel contribuire alla elevazione morale del genere umano. In particolare, la Nostra Aetate contiene l'abbandono dell'antisemitismo teologico. Di conseguenza, con la dichiarazione Dignitatis Humanae la Chiesa cattolica accett e fece proprio il principio della libert religiosa, che per Tradizione aveva osteggiato. Con la costituzione Gaudium et Spes, i padri conciliari posero l'attenzione della Chiesa sulla necessit di aprire un proficuo confronto con la cultura e con il mondo. Il mondo, pur se lontano spesso dalla morale cristiana, era pur sempre opera di Dio e quindi luogo in cui Dio manifestava la sua presenza (e perci fondamentalmente buono). Si consider pertanto compito della Chiesa, dei laici in primo luogo, ma non solo, riallacciare profondi legami con "gli uomini e le donne di buona volont", soprattutto nell'impegno comune per la pace, la giustizia, le libert fondamentali, la scienza. Fu esposto il pensiero della chiesa sulluomo, sulla dignit della persona umana, sul peccato, sulla dignit della coscienza morale, sulleccellenza della libert, sul mistero della morte, sullateismo. Si tratt poi lungamente della comunit degli uomini, dellattivit umana nelluniverso e del suo valore, dellaiuto che la Chiesa pu dare sia ai singoli uomini, sia alla societ umana, e dellaiuto che la Chiesa pu ricevere dal mondo contemporaneo.Infine, nella seconda parte furono affrontati i cinque problemi pi urgenti: il matrimonio e la famiglia, la cultura umana, la vita economico-sociale, la solidariet tra le nazioni e la pace. Fu un vero Concilio ecumenico: raccolse cardinali, patriarchi e vescovi cattolici da tutto il mondo. La Chiesa cattolica da sempre eurocentrica, diventa sempre pi Chiesa universale in cui hanno parte attiva sia le Chiese di rito orientale, sia le Chiese latino-americane ed africane. Il concilio si caratterizz subito per una marcata natura pastorale. Non si proclamarono nuovi dogmi, ma si volle aprire la Chiesa alla lettura dei segni dei tempi. La morte di papa Giovanni XXIII spinse, vista la ritrosia di alcuni vescovi "tradizionalisti" di continuare nelle discussioni, a ritenere opportuno di sospenderne i lavori. Il nuovo papa Paolo VI, invece, fece propria la volont del precedente di aprire le finestre per far entrare aria nuova nella Chiesa. / 0 A K 5 S k x , ; x ? 1 N T ` b h2 h{ h j2L hi` h U hi` h j hi` h UhTN h 6h h 5 h 5h . 0 1 ; ' ( ) * m $a$gd gd 2 1h:p2 . A!n"n#$n% % D d 0 # A " $` SY(D } D `@=u $` SY(Dd e E `\4 C x]tSU$mӴIS(Zh mA,-0P)2Pj%XA| "뢃E2WG밖Ut̒uxIvNNr&e>g?c8gK _uuuI!H ~! o$D"O M'$B: d4#H1+ad7m?2Oo*\> cS" 29ƼȅxM82y<ط<W[WfJ憆.W2(6ˁw y qOAJy/'rlhجYiŏ>p1]04¨xpV('l COm䁞!:tIs{kWG>T<>G5ļ[m$}5-,wLL9%sL;4#{sP.t%RK@ϙ:o5H(O,2Md`VύQ^xm?nO?\ރJ՝vb&dN%{j-g%7&nWܓ FKR~]3n'\NK_AoQk%'=٣X9eJe6}Ӓ+xͽ{5Q:>wtiz$m<ƭ&nbo1oyf{0?+r"."6LKDk[}+m*vF"ލײOt?] 8%V>$ǧ˛HAɕ q. 2LD|ԃ?gr)nG?+g4łLj6&
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